Le mamme lo dicono sempre, quando facciamo sport o andiamo in palestra d’inverno. “Attento al sudore, rischi di prendere l’influenza!”. La saggezza popolare, come sappiamo per esperienza, ha sempre un fondo di verità che nel caso del rapporto tra sudorazione, normale attività fisica e influenza si mostra in tutta la sua evidenza. Questo perché il sudore svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della temperatura del corpo umano. Questo liquido acquoso e incolore, dal sapore salato, è rilasciato dalle ghiandole sudoripare in quantità media di 500-800 ml al giorno e poi riversato su tutta la superficie della cute. Quando aumenta la temperatura corporea, nel caso dell’attività fisica ad esempio, uno stimolo nervoso attiva la secrezione del sudore che, evaporando, favorisce il raffreddamento del corpo.
Questo il suo funzionamento quindi, ma come potremmo definire in breve il sudore? Come una risposta all'eccessivo calore, e non solo nel corso di malattie come l’influenza. Tra le cause più comuni della sudorazione eccessiva infatti ci sono le temperature molto elevate e un’attività fisica intensa. In questi casi non c’è nulla di cui preoccuparsi, basta vestirsi in modo adeguato e concludere lo sforzo fisico con una doccia rinfrescante. Ma quando il sudore diventa compagno inevitabile della febbre, ecco che si manifesta come uno dei sintomi più fastidiosi degli stati influenzali. Durante la manifestazione della malattia, l’organismo cerca di far scendere la febbre producendo una sudorazione più abbondante che, evaporando, abbassa il calore corporeo e ripristina la temperatura normale.
Nel corso dell’evoluzione febbrile della patologia è molto importante prestare attenzione all'alternanza freddo-caldo provata dal nostro organismo. Mentre la temperatura aumenta a causa della febbre, il corpo sente freddo perché non è abituato a temperature così calde, e quindi reagisce producendo brividi che hanno la funzione di riscaldare ulteriormente il corpo. Quando la febbre poi arriva al suo picco, il corpo smette di sentire freddo e incomincia a percepire un forte calore. Così capita di svegliarsi nel cosiddetto "letto o bagno di sudore”, un segnale positivo che dimostra come la febbre si stia abbassando e si stia ripristinando la normale temperatura corporea.
Infine un consiglio per tutti da tenere a mente sia quando si è influenzati sia quando si è sani. Per non intralciare il processo di dispersione del calore e il meccanismo naturale di raffreddamento del corpo, non copritevi troppo a letto, evitate strati di coperte e piumoni e non tenete troppo alta la temperatura della stanza.