Alto Adige e Trentino. Quando si parla di mercatini di Natale, sono questi i luoghi che subito vengono alla mente agli appassionati di carole e dolcetti di pan di zucchero. Bressanone, Brunico, Merano e poi le grandi città come Trento e Bolzano sono da anni la meta preferita per chi desidera vivere la magica atmosfera natalizia tipica della Lapponia, considerata da grandi e piccini come la terra di Babbo Natale. Le caratteristiche casette in legno, il profumo di frittelle di mele e gli addobbi per gli alberi e il presepe sono ciò che rende imperdibile una passeggiata nelle città alto-atesine e trentine. Sarà la vicinanza alle montagne, il bianco candore della neve o semplicemente il fatto che in Trentino Alto-Adige ci sanno fare ma quando si pensa a un mercatino di Natale da visitare per il ponte dell’Immacolata non si può che scegliere una località tra Arco e Bressanone anche se di sfidanti di livello iniziano a essercene parecchi. Da Verona a Montepulciano, da Firenze a Napoli, le città che puntano sui mercatini per incentivare il turismo a Dicembre sono sempre più numerose.
La tradizione vuole che i primi mercatini di Natale si siano sviluppati intorno al 1400 nelle regioni comprese tra la Germania e l’Alsazia. Dresda viene considerata la prima città in cui nel lunedì antecedente la festività natalizia del 1434 un gruppo selezionato di artigiani espose opere di fine fattura indirizzate a un pubblico borghese. La vera esplosione di questo fenomeno in tutta Europa però si ebbe solo con il secolo scorso quando in numerose città del Vecchio Continente si organizzarono mercatini capaci di attirare turisti da tante zone del Paese e da Nazioni straniere. Tra statuette di legno per il presepe, addobbi natalizi per la casa e prodotti tipici locali quello che ha iniziato a caratterizzare questi momenti di aggregazione cittadina è stata la ricerca di oggetti fatti a mano e di alimenti non provenienti dalla grande distribuzione. Con la diffusione del biologico, del chilometro zero e dell’attenzione alla sostenibilità ambientale questo aspetto è diventato ancor più parte integrante dei banchetti espositivi dei mercatini italiani.
Se Napoli con il suo storico presepe di via San Gregorio Armeno, le caratteristiche bancarelle e le sue statuine famose in tutto il mondo, da Pulcinella a Totò fino a Maradona, è uno dei luoghi più magici in Italia dove respirare ogni giorno dell’anno il clima natalizio, Aosta sa stupire i turisti con il suo suggestivo Marche’ Vert Noel. Nella zona archeologica del Teatro Romano 50 piccoli chalet rendono il periodo dell’Avvento un dedalo di candele, pizzi, dolciumi e statuette di legno in cui perdersi alla ricerca di Babbo Natale in un villaggio tipicamente alpino con tanto di pini e abeti. Ma se volete il mercatino di Natale più inaspettato e suggestivo che ci sia nel nostro Paese preparate le valigie per il ponte dell’Immacolata e dirigetevi in Val Vigezzo dove per tre giorni il comune di Santa Maria Maggiore diventa un luogo in cui più di 200 espositori animano l’antico borgo con eccellenze culinarie e artistiche della val d’Ossola. Da non perdere assolutamente il caffè vigezzino!